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Heksbourg, un piccolo borgo tedesco, viene sconvolto dalla scomparsa di una fanciulla. E' l'inizio di un incubo, fitto di segreti inconfessabili. Le apparenze ingannano. Il male assume ogni sembianza, ama annidarsi laddove non lo si attende, è ovunque e nell'anima di tutti... Rapimenti, omicidi raccapriccianti e delitti nella cornice di un piccolo centro dell'entroterra della Germania primonovecentesca, dominato da una mentalità chiusa, di impronta medievale, più che semplicemente preromantica. Una sorta di Ellade nietzschiana e incontaminata, niente affatto idilliaca, bensì governata da pregiudizio, moralità ed esasperata religiosità. Il romanzo di Paolo Salandra trascende le classificazioni manichee di genere (thriller, horror, giallo...) e conduce il lettore all'interno di un percorso potente, disturbante, coinvolgente e sconvolgente nei meandri di una comunità umana ristretta e chiusa che è simbolo e metafora della condizione umana.